Al termine di una giornata di shooting fotografico il lavoro di un fotografo è a malapena a metà del suo percorso.
Il ritocco in Photoshop delle fotografie richiede, talvolta, tempo ed energie pari se non superiori a quelle del servizio fotografico stesso.
Se parliamo di fotografia di hotel, e in particolar modo delle loro stanze, gran parte del tempo speso in editing viene richiesto dal fotoritocco dei letti. Soprattutto quando i copriletti sono completamente bianchi, l’editing delle immagini può essere piuttosto lungo e complesso, nonostante il tempo e le attenzioni spese nella preparazione dello scatto.
Questo accade perché in fotografia anche le ombre generate dalle pieghe più piccole delle lenzuola vengono accentuate e lisciare ogni imperfezione in maniera eccessiva può essere a sua volta controproducente.
Il rischio che il risultato finale sia quello di un ritocco esagerato e finto è sempre concreto.
Si può fare qualcosa per aiutare il fotografo nel realizzare scatti in cui il ritocco non debba essere eccessivo ed evitare, eventualmente, costi extra per l’editing?
Sicuramente sì e ho riassunto in 6 punti le accortezze che un hotel dovrebbe adottare il giorno dello shooting:
1) USATE DEI RUNNER AI PIEDI DEL LETTO:
In fotografia la parte peggiore di un copriletto completamente bianco è sicuramente il lato del fondo.
Se si utilizza un runner che possa coprire anche parzialmente quella zona i vantaggi sono molteplici:
- si riduce il rischio di avere una massa bianca informe, specie se il copriletto dovesse essere molto morbido
- l’area della zona critica da ritoccare sarà sicuramente ridotta
- il runner darà anche un tocco di stile in più alle vostre immagini
Durante uno dei miei ultimi shooting, avevo proposto alla direzione dell’hotel in cui stavo scattando, di allestire i letti con i runner sapendo che l’hotel li aveva in dotazione anche se non erano più utilizzati.
Con mio disappunto hanno deciso di non usarli per il timore di creare false aspettative.
Alcuni giorni fa mi sono imbattuto in un interessante post inerente un sondaggio sui principali motivi di insoddisfazione degli ospiti nelle stanze, non sono rimasto stupito di non aver trovato l’assenza dei runner nelle stanze, laddove fossero presenti in foto, tra questi!
2) INFILATE IL COPRILETTO SOTTO IL MATERASSO
Per tirare al massimo le lenzuola di un letto la soluzione ideale è sempre quella di infilarle sotto il materasso, avendo l’accortezza di piegare il copriletto in maniera simmetrica sugli angoli.
Purtroppo non tutti i letti consentono questo setup, se il materasso ad esempio poggia su una semplice rete metallica, il risultato è controproducente.
Lo stesso discorso vale nel caso in cui il piumone sia troppo spesso.
Oltretutto sarebbe bene che negli hotel, dove sia possibile, il rifare i letti in questa maniera sia una normale prassi e non solo un’accortezza adottata in occasione dello shooting fotografico: entrare in una stanza e trovare un letto ben tirato è un dettaglio che i viaggiatori notano e apprezzano sempre.
3) NON UTILIZZATE COPERTE O PIUMONI TRAPUNTATI
Le cuciture di piumoni e coperte trapuntati saranno sempre visibili in fotografia.
Per il giorno dello shooting procuratevene alcuni che non siano trapuntati, anche se poi non sono quelli che utilizzate quotidianamente.
Come per i runners, non è barare e non state creando una falsa aspettativa!
4) NON UTILIZZATE LENZUOLA CON LA TESSITURA A RIGHE
Nella fotografia di food, quando si fotografa una bottiglia di spumante di qualità, spesso si riempie il bicchiere con un vino economico.
È una pratica che si adotta perché gli spumanti meno costosi hanno un perlage più grossolano e di conseguenza più facile da fotografare.
Cosa c’entra questo con il nostro discorso?
Negli hotel si utilizzano spesso delle lenzuola bianche che hanno una tessitura che crea un effetto a righe.
Queste lenzuola sono di maggiore pregio rispetto a quelle in cui il tessuto è uniforme. Tuttavia per lo shooting fotografico sono meno idonee, poiché togliere ombre e pieghe senza far sparire le righe è pressoché impossibile e il risultato non è mai il massimo.
Come per il vino quindi, il giorno dello shooting è una buona idea utilizzare tessuti più semplici.
5) NON UTILIZZATE LENZUOLA VECCHIE
Se nel punto precedente suggerisco di utilizzare lenzuola di minor pregio, questo non vuol dire che si debbano utilizzate lenzuola e copriletti vecchi.
Un tessuto usurato sarà meno facile da tendere, avrà pieghe che meno facili da stirare, imperfezioni
più complesse da ritoccare e una trama più grossolana che sarà potenzialmente visibile in foto, specie sui portali che richiedono l’upload di immagini a risoluzioni molto alte, come Expedia.
6) UTILIZZATE BIANCHERIA E COPRILETTI DELLE DIMENSIONI CORRETTE
Se dovessi quantificare il numero di volte in cui non ho trovato lenzuola, copriletti, coprimaterassi o runner delle dimensioni idonee al letto nella stanza in cui stavo scattando, la risposta sarebbe: troppe.
La cosa peggiore è che l’hotel non fosse neanche attrezzato per porvi rimedio.
E’ davvero possibile che in un hotel ci siano letti con lenzuola troppo lunghe? Coperte troppo corte? Materassi che non sono perfettamente rivestiti? Letti king size a cui si adatta quotidianamente biancheria di dimensioni errate?
Sono trascuratezze che balzano agli occhi anche degli ospiti, non solo alla vista esperta di un fotografo.
Oltretutto, è vero che in editing si possono fare miracoli, ma il tempo extra per realizzarli può essere molto costoso.
Mi è capitato di recente, su richiesta di un cliente, di dover letteralmente lisciare dei letti senza lasciare alcuna piega. Anche se il risultato finale era buono personalmente non ne sono rimasto soddisfatto.
Qualche piega e imperfezione, anche se leggera, nei punti giusti, dovrebbe essere sempre presente, con lo scopo di creare maggiore realismo nell’immagine, soprattutto laddove il ritocco in Photoshop è necessariamente invasivo.
Perciò abbiate cura che i vostri letti riflettano le aspettative che i vostri ospiti hanno del soggiorno che li aspetta, ma non illudete loro con una perfezione che non è reale neanche agli occhi degli osservatori meno esperti.